Gregorio IX, Bolla Recolentes qualiter, 29 aprile 1228 Assisi, Biblioteca del Sacro Convento |
Nell’anno del Signore 1228, Papa Gregorio IX dispose la costruzione in Assisi di una specialis ecclesia (Bolla Recolentes del 29 aprile 1228) che custodisse e onorasse il corpo dell’amico Francesco, ma che nel contempo mostrasse al mondo questo nuovo modello di santità. Proprio a lui – Ugolino dei Conti di Anagni, Cardinale Vescovo di Ostia – Papa Onorio III aveva affidato la novitas di frate Francesco e del suo gruppo di “penitenti”, difficile da inquadrare nella struttura della chiesa di allora.
La prima pietra del complesso santuariale comprendente, oltre alla chiesa, la domus per la comunità chiamata a servirla, fu posta il 17 luglio 1228, all’indomani della canonizzazione del Padre Serafico che lo stesso Pontefice presiedette presso la Chiesa di San Giorgio (oggi inglobata nel complesso di Santa Chiara) dove il corpo di Francesco aveva trovato provvisoria sepoltura dopo la morte avvenuta presso la Porziuncola la sera del 3 ottobre 1226, di sabato.
La prima pietra del complesso santuariale comprendente, oltre alla chiesa, la domus per la comunità chiamata a servirla, fu posta il 17 luglio 1228, all’indomani della canonizzazione del Padre Serafico che lo stesso Pontefice presiedette presso la Chiesa di San Giorgio (oggi inglobata nel complesso di Santa Chiara) dove il corpo di Francesco aveva trovato provvisoria sepoltura dopo la morte avvenuta presso la Porziuncola la sera del 3 ottobre 1226, di sabato.
Città di Assisi ai tempi di S. Francesco, incisione di Pompeo Bini del 1727 |
Una tradizione fa risalire questa scelta allo stesso Francesco: «Onde quando poi el nostro padre Santo Francesco fu appresso alla morte li soy compagni lo adomandarono dicendo: "Padre dove voli essere sepellito?" et illo rispuose: "Dove sonno le forche deli malfactori", la qual cosa poi fo facta imperocché dove è mo lo altare maiore ivi era il luoco della justitia» (Città del Vaticano, Biblioteca Apostolica Vaticana, Ms. Vat. 4354, c. 108, citato in C. Pietramellara [et al.], Il Sacro Convento di Assisi, Roma-Bari, Laterza, 1988, p. 6).
Sotto la direzione di frate Elia da Cortona, vicario generale dell’Ordine minoritico dal 1221 al 1227, la costruzione del complesso santuariale procedette speditamente. E ciò anche grazie alle tante maestranze locali impegnate nella edificazione di una chiesa - altra novitas per l'epoca - dedicata ad un santo “contemporaneo”, quel Francesco, figlio di Pietro di Bernardone, che dopo una vita “mondana” videro spogliarsi davanti al vescovo Guido ed elemosinare una pietra per riparare la chiesina di San Damiano.
Spaccato della tomba di san Francesco |
È facile immagine che una volta eletto Ministro generale dell’Ordine (1232-1239) frate Elia diede ulteriore impulso alla edificazione del santuario che assunse la caratteristica fisionomia delle due chiese sovrapposte, entrambe a navata unica e pianta cruciforme. E fu così che il colle dell'Inferno - come del resto già ribattezzato dallo stesso Gregorio IX - si trasformò nel colle del Paradiso.
La Basilica - e con essa, cosa certamente singolare, anche il convento che iniziò così ad essere chiamato "sacro" (Ludovico da Pietralunga, Descrizione della Basilica di S. Francesco e di altri santuari di Assisi. In appendice Chiesa superiore di anonimo secentesco. Introduzione, note al testo e commento critico di Pietro Scarpellini, Treviso, Canova, 1982, p. 51; cf Luciano Bertazzo, recensione a Il Sacro Convento di Assisi, di C. Pietramellara et al., in: "Il Santo" 1990, 30, 136) - venne solennemente consacrata il 25 maggio 1253 da papa Innocenzo IV durante la permanenza in Assisi (nel patriarchium sul lato nord della complesso santuariale) nel lungo viaggio di ritorno da Lione dove aveva convocato il concilio che scomunicò l'imperatore Federico II.
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Post relativi alla visita alla Basilica di S. Francesco in Assisi:
Introduzione generale
1. Dal colle dell'Inferno al colle del Paradiso
La chiesa inferiore
2. Ferma il passo, rallegrati, o viaggiatore: il portale e il transetto d'ingresso
3.1. Franciscus vir catholicus et totus apostolicus: il lato meridionale della navata con il ciclo sanfrancescano
3.2. Franciscus alter Christus: il lato settentrionale della navata con il ciclo cristologico
4.1. Vivere secondo la forma del santo Vangelo - L’umiltà dell’Incarnazione: il lato settentrionale del transetto
4.2. Vivere secondo la forma del santo Vangelo - La carità della Passione: il lato meridionale del transetto
4.3. Vivere secondo la forma la forma del santo Vangelo - In obbedienza, senza nulla di proprio e in castità: le "allegorie francescane" e il Gloriosus Franciscus nel soffitto della crociera
A laude di Gesù Cristo e del poverello Francesco. Amen.
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