venerdì 30 settembre 2016

«La conquista della felicità sta nel rifiutare il troppo». Il messaggio di san Francesco secondo Carlo Sini

L'edizione 2015 del Meeting di Rimini ha ospitato un incontro sul tema "L'uomo: essere di mancanza" dove sono intervenuti Eugenio Mazzarella, docente di Filosofia Teoretica all’Università Federico II di Napoli, e Carlo Sini, professore Emerito di Filosofia Teoretica all’Università di Milano, moderati da Costantino Esposito, docente di Storia della Filosofia all’Università di Bari.  

Rimasi affascinato dal lungo riferimento a san Francesco con cui il prof. Sini rispose ad un certo punto alla domanda del conduttore: Possiamo leggere la mancanza come un segno? E, soprattutto, di che cosa essa alla fine sarebbe segno? E il Sini portò un esempio “noto a tutti” citando la storia di un mercante, Pietro di Bernardone e del figlio Francesco, la domanda del primo: "cosa ci manca?", e la risposta del secondo: "cosa abbiamo di troppo", fino a concludere che per Francesco la conquista della felicità sta nel rifiutare il troppo: "Lui sì che può ballare e cantare, perché lui ha recuperato a modo suo la condizione dei gigli del campo, che non tessono e non filano, ha recuperato la condizione degli uccelli, che non lavorano. Lui dice ai suoi fratelli, appunto, ricordando queste immagini del Vangelo: “Perché vi preoccupate? Se dà modo anche agli uccellini di tirare sera, volete che non ci sarà modo anche per noi?”.

Ma a questo punto, per chi fosse interessato o comunque incuriosito, inserisco il video dell’incontro in cui la risposta del Sini si trova a partire dal minuto 30:00


Insieme al video nella pagina del sito del Meeting dedicata all'incontro si trova anche la trascrizione dell’intero incontro.

A laude di Gesù Cristo e del poverello Francesco. Amen.

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